Mamme lavoratrici: voucher (600 euro) per baby sitter o asilo nido

Voucher_mamme_lavoratrici_LuxotticaLe mamme lavoratrici dipendenti del settore privato e pubblico o con contratto a progetto possono beneficiare di voucher per pagare la baby-sitter oppure di un contributo economico per le spese di asilo nido.

L’opportunità è data dalla legge 92/2012 (la riforma Fornero del mercato del lavoro) e dalle disposizioni operative definite nei giorni scorsi dal Ministero del Lavoro e dall’ Inps.

Le condizioni per beneficiare di questi aiuti economici sono più di una; la principale è che si rinunci in toto o in parte al congedo parentale
(= il periodo di astensione facoltativa dal lavoro che segue il congedo obbligatorio dei 5 mesi).

I voucher ed il contributo hanno un valore massimo di 600 euro per ogni mese di congedo parentale rinunciato e per ogni figlio nato nel triennio 2013-2015; in precedenza l’assegno era della metà del valore (300 euro).

Nel caso che la scelta sia quella di ricorrere al servizio di baby-sitting i voucher saranno consegnati dall’Inps alla lavoratrice madre che, a sua volta, provvederà a pagare direttamente la baby-sitter.

Nel caso invece che si scelga il servizio dell’ asilo nido il contributo sarà pagato dall’Inps alla struttura interessata.

Sia voucher che contributo vengono erogati per non più di 6 mesi, quindi, per un importo complessivo massimo di 3.600 euro.

Per poter disporre di questi sostegni economici bisogna presentare una apposita domanda (una per ogni figlio) direttamente all’Inps o tramite un patronato e la dichiarazione ISEE
(Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

La domanda va presentata entro gli 11 mesi successivi al termine del congedo obbligatorio.

Ad esempio: se il congedo obbligatorio è finito entro gennaio 2014, la domanda va presentata entro dicembre 2014.
Se invece si è concluso a febbraio 2014 la domanda va presentata entro gennaio 2015.

Il sostegno economico riguarda i bambini già nati come pure i bambini adottati o nati all’estero ed entrati in Italia.
Sono escluse le madri che sono completamente esenti dal pagamento dei servizi pubblici o convenzionati per l’infanzia.

La CISL ha ritenuto necessario intervenire per segnalare al Ministro Poletti il rischio di pesanti disuguaglianze e di inefficacia dell’intervento relativi al DM 28 ottobre 2014 e alla Circolare INPS n. 169 che disciplinano i voucher per i baby-sitting e servizi per l’infanzia.

L’urgenza è rappresentata dalla breve finestra temporale aperta per poter presentare le istanze (dal 16 al 31 dicembre), ma non meno preoccupanti appaiono la possibilità di intervento successivo per l’introduzione di ulteriori requisiti o rimodulazione degli importi, qualora emergesse un’insufficienza delle risorse stanziate.

Infine, come già rilevato in passato, emerge con tutta evidenza l’insufficienza della rete dei servizi per l’infanzia, pubblici e privati, nella quale è possibile utilizzare suddetto contributo.

In pdf la lettera che la CISL ha inviato al Ministro Poletti.

 

Per maggiori informazioni:
Patronato CISL Belluno Treviso (sedi, orari, recapiti)

INPS: Istruzioni per erogazione dei contributi infanzia

 

Può anche interessarti:

 Assegno di Maternità(qui il regolamento per l’erogazione del contributo di € 300,00) se sei dipendente Luxottica SOCIO della Cassa di Solidarietà Aziendale Lavoratori Luxottica;

CISL ISEE – (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per accedere a prestazioni sociali e di pubblica utilità come:

  • Erogazione dell’assegno di maternità ( per le le mamme che durante il periodo della maternità non percepiscono assegni da Enti previdenziali);
  • Assegno per famiglie con almeno tre figli minori;
  • Prestazioni scolastiche (mense, libri di testo, borse di studio, alloggi ecc.);
  • Definizione fascia contributiva degli studenti universitari;
  • Asili nido e altri sostegni per l’infanzia;
  • Servizi socio sanitari domiciliari, diurni, residenziali ecc.;
  • Assegno di cura (Legge Regionale Veneto);
  • Social Card;
  • Bonus Enel;
  • Bonus Gas (più un ulteriore Bonus gas per i clienti Ascotrade);
  • Ascotrade;
  • Fondo Sociale Affitti (FSA);
  • Più eventuali prestazioni deliberate ed erogate dai singoli Enti o Comuni.
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