Tesseramento 2014: la Cisl si conferma primo sindacato nella Marca. Le donne rappresentano il 52% degli iscritti.

La Cisl di Treviso chiude con 73.153 iscritti.
In crescita scuola, trasporti e terziario/servizi.
In leggero calo solo il settore legno-edilizia.
Maggiore trasparenza negli iscritti pensionati

Treviso – La Cisl di Treviso chiude il tesseramento 2014 con 73.153 iscritti, confermando sostanzialmente il numero dei lavoratori attivi 2013 attorno ai 39 mila tesserati e riaffermandosi come primo sindacato nella Marca.
Tra i 38.865 attivi, è andato molto bene il settore della SCUOLA che passa dai 3.044 iscritti del 2013 ai 3.656 del 2014, segnale di un grande lavoro svolto dagli operatori e dalle RSU all’interno del mondo scolastico, in particolare per la riaffermazione delle carriere degli insegnanti.
In aumento anche i lavoratori del settore dei trasporti FIT che passano da 1.085 iscritti a 1400 e il commercio/terziario della FISASCAT che passa da 7.091 a 7.312 tesserati.
La categoria maggiormente rappresentativa è la FILCA che, seppure in leggero calo, registra 8.309 iscritti.
Da segnalare i 4.157 metalmeccanici della FIM e 3173 iscritti della FP funzione pubblica, 2.732 gli iscritti alla FEMCA chimici/tessili, 1.886 alla FAI agroalimentari e gli altri a seguire.
Il dato dei lavoratori attivi, che chiude in linea con il 2013 e quindi reggendo bene nonostante la crisi della rappresentanza, è chiaramente espressione di un buon lavoro e di una presenza costante e qualificata sul territorio, dentro ai luoghi di lavoro, nella scuola, nella tutela individuale dei lavoratori e nella contrattazione collettiva con le aziende.
Questo è molto importante e significativo in un momento storico in cui gli organi intermedi, come il Sindacato, stanno attraversando una fase di incertezza sul proprio ruolo e sui compiti.

La leggera flessione della Filca, settore legno edilizia, che passa da 8.577 iscritti ai 8.309 del 2014, è espressione di una situazione molto oggettiva che registra il sostanziale dimezzamento dell’attività edilizia e il forte ridimensionamento determinatosi nel settore mobile/arredamento della nostra provincia.

«L’andamento nel comparto terziario e servizi, rappresentato dalla Fisascat, è molto positivo e significativo non solo perché aumenta il numero degli iscritti (un trend che si mantiene da molti anni), ma anche perché comprende i nuovi lavoratori giovani e con rapporti di lavoro atipici, che trovano sbocco professionale soprattutto in questo settore.
A questo riguardo stiamo predisponendo l’avvio di uno specifico progetto di sindacalizzazione per le giovani generazioni», afferma Cinzia Bonan, Segretaria organizzativa della Cisl Belluno Treviso.

Unico dato (apparentemente) non positivo è quello relativo ai pensionati iscritti, che passano dai 36.525 del 2013 ai 34.288 dello scorso anno, con un ridimensionamento che dura da qualche anno. Ovviamente si sconta il minor afflusso di “nuovi pensionati” conseguente alle restrizioni poste dalla Legge Fornero, ma la principale spiegazione di questo calo risiede nella nuova operazione di registrazione degli iscritti, fortemente voluta dalla Cisl da qualche anno, in un’anagrafe unica nazionale che prevede l’identificazione dell’associato per codice fiscale e non più per delega, come avviene ancora per le altre sigle sindacali.
In altre parole significa che nessun pensionato (che può avere più di una pensione, cumulando per esempio quella di reversibilità) può avere più di una tessera sindacale.
Al netto di queste considerazioni, va sottolineato che i nuovi iscritti effettuati tra i pensionati nel 2014 sono stati superiori delle cessazioni.

«La crisi economica in corso e la disoccupazione crescente hanno reso più impegnativo il lavoro del sindacato, ma i dati sul tesseramento confermano che i lavoratori apprezzano il nostro impegno e ci riconfermano quel consenso che sta alla base della rappresentanza che possiamo esercitare a testa alta – afferma Franco Lorenzon, Segretario generale Cisl Belluno Treviso -.
D’altra parte, in un periodo nel quale sembra che l’importanza di un sindacato possa dipendere dalla sua visibilità mediatica o dalla conflittualità che mette in mostra, la riconferma a primo sindacato della Marca premia un modello Cisl – conclude Lorenzon – che realizza la tutela dei lavoratori e dei pensionati con la contrattazione e il protagonismo nei luoghi di lavoro.
Poca ideologia, poca demagogia, poca teoria e molta concretezza, molto impegno, molta professionalità.
Senza promesse irrealizzabili, con la serietà di chi è consapevole dei problemi esistenti e sa che per affrontarli e trovare una soluzione non ci sono scorciatoie, ma solo l’impegno costante e puntuale.
Attorno ai valori della persona, della solidarietà, dell’autonomia, del pluralismo.
Cisl, Sindacato al 100%.»

Franco_Lorenzon_Cinzia_Bonan

Franco Lorenzon, Cinzia Bonan

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