Radio: rinnovo e ruolo della RSU.

Ricordo di Franco Chenét

In questo speciale radiofonico parliamo in particolare di Luxottica e di occhialeria, ma quando serve anche di altro che sia legato al mondo del lavoro.

Oggi voglio ricordare una persona proprio per quello che ha fatto nel mondo del lavoro.

Ha avuto due vite lavorative, una, l’ultima, “pubblica”, l’altra, quella precedente, “privata”.

Sto parlando di Franco Chenèt, scomparso prematuramente il mese scorso che era conosciuto dai più per il fatto di avere aperto e gestito con la famiglia un negozio di corniceria, in cui dispensava consigli e “un piàt de bona ziera” a chiunque entrasse, al punto di invogliare ad entrare anche solo per dare un saluto e fare quattro chiacchiere.

Quello che molti non sanno però riguarda il primo lavoro di Franco…

Molti ricorderanno che negli anni ’60 e ’70 i giovani hanno cominciato a muoversi in motorino; uno dei mezzi che in Italia hanno avuto maggiore fortuna è stato il mitico Califfo prodotto dalla Rizzato, che aveva anche uno stabilimento ad Agordo.

I Califfo si muovevano grazie al motore che era stato progettato da Franco Chenèt, giovane perito meccanico. Onore al merito!!

Rinnovo RSU in vista: 

1. Candidarsi: fare una scelta a favore dei lavoratori. Attenzione! Non contro l’azienda perché sarebbe un controsenso: non c’è azienda senza lavoratori, non ci sono lavoratori senza azienda…
   1. Garantire/accrescere i diritti
   2. Fare democrazia economica attraverso la redistribuzione della ricchezza.

2. Candidarsi: fare una scelta per se stessi:
   1. Uscire dall’alienazione del tran tran quotidiano e dall’effetto “numero” che è quello che ci si sente in un’azienda così grande.
   2. Gratificarsi perché si sta facendo qualcosa di utile agli altri (quelli più deboli)
   3. Essere protagonisti: stare nel luogo dove si decide e contribuire alle decisioni (momento topico).

3. Quale ruolo del delegato?

Ogni organizzazione sindacale ha la sua storia e di conseguenza le proprie idee… io parlo per la CISL.

• In CISL non esiste la verità infusa, calata dall’alto, fornita ai delegati in dote da un “funzionario” paludato: da usare ciecamente senza bisogno di pensare.

In CISL la verità viene costruita giorno per giorno con i singoli pezzi messi a disposizione da ciascun delegato, perché abbiamo la consapevolezza che la verità è variabile e variegata e maggiore è il numero dei delegati coinvolti maggiore sarà la definizione delle cose… e la conoscenza precisa e dettagliata delle cose è il primo passo per la soluzione dei problemi.

• Il delegato deve essere semplicemente un “terminale intelligente” della CISL: gli viene richiesto di saper ascoltare i propri colleghi di lavoro e dare delle risposte ai loro quesiti;
• Non si chiedono competenze particolari, non serve essere dei geni; nessuno nasce imparato. Soprattutto, in RSU ognuno occuperà un ruolo condiviso compatibile con le disponibilità e le competenze dei singoli delegati; ci saranno le occasioni per una crescita attraverso opportuni corsi di formazione.

In estrema sintesi il delegato è una persona dotata di buon senso e disposta a metterci un minimo di impegno.

Quello che non ci serve è una persona che si candida per fare i propri interessi!!

La mia esperienza? Oltre 30 anni da delegato ripercorrono esattamente i passi riportati sopra…

Nausea all’ingresso

Voglia di uscire dalla quotidianità

Protagonismo in senso positivo: dal 1987 ho vissuto tutti i cambiamenti dalla quotazione a Wall Street all’acquisizione di Lenscrafters e successivamente Rayban… la nascita di Tristar e la rivoluzione dell’organizzazione del lavoro.  Parallelamente i confronti con l’azienda per gestirne le ricadute sui lavoratori di Agordo…

Formazione, dai corsi base a corsi di livello universitario: sicurezza, negoziazione, formatori, “lungo” per operatore sindacale… faticoso ma estremamente gratificante.

Formatori eccezionali di grande personalità che mi hanno lasciato un segno profondo.

Io ho dato molto in termini di impegno e disponibilità, ma ho ricevuto sicuramente molto di più in temini di soddisfazione e formazione ricevuta.

E’ un’esperienza che consiglio assolutamente a chiunque sia disponibile a mettersi in gioco.

Gli altri… buon spriz!!

(A cura di Paolo Chissalè)