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A rischio 370 posti la Orv si mobilita e sfila sulla Postumia.
L’azienda ha debiti per 50 milioni e smantella gli impianti. Dopo Fontaniva, si teme tocchi a Grantorto e Carmignano

FONTANIVA: Grave crisi alla Orv, leader nazionale nelle imbottiture: i sindacati parlano di «circa 50 milioni di euro di debiti e 370 posti di lavoro a rischio» e i lavoratori si fanno sentire.
Il corteo prenderà il via domani mattina: ritrovo al ponte sul Brenta alle 9, a piedi fino al centro del paese, passando davanti allo stabilimento FN2, ex Steco; assemblea al Teatro Palladio, con la presenza dei sindaci e dei consiglieri comunali di Fontaniva, Grantorto e Carmignano. La preoccupazione è tanta: «Molti impianti sono fermi e continueranno a esserlo anche la prossima settimana», dicono alcuni lavoratori, «sembra che il motivo sia la mancanza di materie prime, e questo vale sia per lo stabilimento di Carmignano che per quello di Grantorto. Gli stipendi sono stati pagati in ritardo, per gli operai 10 giorni e 17 per gli impiegati». I sindacati hanno inviato l’invito alla manifestazione a Cristina e Massimiliano Giacobbo, rispettivamente presidente e ad della holding: «Ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta». «Mercoledì hanno smontato in fretta alcune parti di un impianto e le hanno vendute a un’azienda italiana. Sembra saranno smontati altri impianti. Ci sono debiti con tutti: fornitori, trasporti. L’azienda riferisce che sono state le banche a pressare e chiedere una ristrutturazione del personale». Il deputato leghista Massimo Bitonci ha presentato un’interrogazione al ministro Fornero: «La Orv è stata costretta a richiedere un periodo di cassa integrazione straordinaria per i suoi dipendenti fino a febbraio 2013. Ora rischia di dover ridimensionare l’organico».

[fonte:  Segreteria]

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