Assemblea Organizzativa CISL Belluno Treviso – Dove osa l’innovazione contrattuale.

Assemblea Organizzativa Cisl Belluno Treviso

 

Monastier (Tv) – (dal nostro inviato) – La centralità del delegato in questa stagione di assemblee organizzative può essere esercitata in molte maniere.

La Cisl di Belluno Treviso ha deciso di darne anche una immagine plastica, strutturando una giornata di lavoro “capovolta” rispetto alla normale scaletta. E così al primo punto dell’ordine del giorno c’è l’elaborazione di un questionario inviato via mail nei giorni scorsi a tutti i partecipanti per dare un giudizio sulla situazione della Ust.
Giudizio che nelle risposte dei lavoratori iscritti è di convinto apprezzamento, con qualche riserva sulla lentezza nell’affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro e sul processo di “svecchiamento” dell’organizzazione. Sostanzialmente positive, poi, le valutazioni sull’esito dell’accorpamento tra le Ust di Belluno e di Treviso. Successivamente, l’assemblea si è divisa in quattro gruppi di lavoro.

Il primo, appunto, sulla riforma organizzativa; il secondo sull’uso e la trasparenza delle risorse; il terzo sul sistema dei servizi; il quarto sulla preparazione, formazione ed evoluzione del gruppo dirigente.
Alla fine un report sui lavori e dibattito in plenaria, dal quale sale tra l’altro la richiesta di destinare maggiori risorse alla formazione nei territori.

«Così facciamo vera partecipazione»,  sottolinea il segretario generale della Ust Franco Lorenzon. Partecipazione che fa rima con contrattazioneLa nostra è una realtà caratterizzata dalle piccole imprese. Perché è vero che il territorio è famoso in Italia per la presenza di Luxottica , che produce elementi di innovazione contrattuale di prim’ordine. Ma di Luxottica ce ne è una sola. Tutto il testo del tessuto produttivo è fatto di piccole e piccolissime aziende».

 

Per questo, nel 2011 è stato firmato un accordo con la Confindustria di Treviso che prevedeva la sottoscrizione di accordi aziendali là dove non c’ è rappresentanza sindacale. Quindi una attivazione di contrattazione aziendale, però guidata e governata a livello provinciale. Un miglioramento produttivo che può tradursi in aumento salariale oppure in servizi di welfare innovativo gestito a livello territoriale.
Esperienza che vive concretamente Franco Bernardi, delegato Cisl Fp alla Israa – Istituto di servizi per ricovero e assistenza degli anziani – cinque strutture nel trevigiano, con 880 ospiti e 550 dipendenti, con riconoscimenti anche europei sui temi dell’Alzheimer.

«Come Cisl abbiamo decuplicate in un decina d’anni le nostre deleghe, siamo il sindacato più forte grazie alla nostra capacità di migliorare il nostro servizio».

 

 

Da altro fronte, analoga testimonianza di orgoglio Cisl arriva da Consuelo Zibetto, delegata Fisascat alla catena di supermercati Sma:

«L’azienda non voleva più riconoscerci gli straordinari, abbiamo fatto un accordo aziendale in base al quale ci saranno due domeniche lavorative per tutti con straordinari pagati con maggiorazione, e quelle che restano sono permessi compensativi».

 

 

Ma sulle pagine dei giornali è tornata in queste settimane Luxottica, con l’ipotesi di staffetta generazionale: mezza giornata di lavoro per chi è vicino alla pensione e contemporanea assunzione a tempo pieno per un giovane che lo sostituisca.
Ci dice Vincenzo Caldarella, 36 anni, Rsu Luxottica, nello stabilimento dal 1999:

«La discussione è ancora aperta, occorre verificare tra l’altro il legame di parentela tra chi entra e chi esce dalla fabbrica».

 

 

Sulle tutele contrattuali batte naturalmente con particolare forza il segretario confederale Gigi Petteni, che nel suo intervento ha sottolineato:

«Questa assemblea organizzativa è una grande occasione anche per rilanciare la nostra proposta di un nuovo modello di contrattazione.
La Cisl finora ha aspettato chi storicamente i processi li capisce con qualche ciclo di ritardo, ma d’ora in poi – avverte Petteni – dovremo fare uno scatto decisivo e agire con chi ci sta. Perché noi vogliamo rappresentare in un modo nuovo il lavoro e i bisogni sociali e attraverso la contrattazione estendere tutele. Ma anche contribuire a creare ricchezza e a meglio distribuirla nel Paese».

 

Giampiero Guadagni
(Conquiste del Lavoro – CISL)

 

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