Firma tra Anfao e Regione
Sarà investito oltre un milione di euro in tre anni.
«Servono profili professionali innovativi»
BELLUNO – Le aziende del territorio bellunese hanno bisogno di giovani preparati e motivati.
Con una formazione mirata a dare una risposta alla domanda di un settore che, dal 2015, ha registrato segni di ripresa.
È il caso specifico dell’occhialeria, da sempre “fiore all’occhiello” del made in Italy e che vede nel distretto bellunese un esempio di eccellenza a livello internazionale.
E proprio per la realizzazione di percorsi di formazione per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori delle imprese del settore dell’occhiale è stato firmato ieri, nella sede di Confindustria, un protocollo d’intesa tra Regione e Anfao (Fabbricanti articoli ottici).
Un accordo da un milione e 125 mila euro per il prossimo biennio, 500 mila per la prima annualità, con la partecipazione economica di Anfao per il 40% della spesa e della Regione per il 60%.
In termini di attività, queste cifre si tradurranno, per il primo anno, in circa mille ore di formazione per i lavoratori delle imprese nelle diverse tematiche strategiche per la competitività: marketing, internazionalizzazione, gestione d’impresa, innovazione di processo e prodotto e altre aree che le stesse imprese dell’occhiale potranno considerare di interesse.
«Ma ci saranno anche attività di formazione per le nuove figure, con percorsi di lunga durata e con un periodo di stage in azienda», sottolinea Cirillo Marcolin, presidente Anfao, associazione rappresentata per l’80% dal territorio bellunese.
«Si andranno a formare sia figure di tipo tecnico, nei campi di progettazione e industrializzazione, sia per la gestione degli aspetti strategici. L’obiettivo è che il progetto non riguardi solo quest’anno e il prossimo, ma abbia una “gettata” più lunga».
«Nella pratica, saranno preparati dei bandi, che usciranno a partire da fine maggio. Bandi dedicati, spinti da specifici bisogni delle imprese», fa presente Elena Donazzan, assessore regionale a formazione e lavoro. «Un recente studio di Intesa San Paolo ha mostrato che, tra tutti i distretti, quello dell’occhiale è il primo in Veneto e il secondo a livello nazionale. I segnali di ripresa indicano che il comparto occhialeria potrà creare occupazione. Abbiamo quindi bisogno di profili professionali innovativi, che sappiamo stare in un mercato “aggressivo” e in cui essere competitivi è di estrema importanza».
«Investire nelle risorse umane, attraverso la formazione, è fattore imprescindibile per sviluppo e crescita delle aziende. E anche per trattenere io giovani nel territorio», mette in risalto Lorraine Berton, presidente Sipao. «Saremo vicini ad Anfao affinché questo progetto possa durare nel tempo».
E la Donazzan, sul fronte delle iniziative volte a creare occupazione, ha fatto anche un’altra proposta:
«La mia intenzione è stimolare all’organizzazione di Its, ossia l’Istruzione tecnica superiore post-diploma, che si articola in due anni di specializzazione», dice l’assessore. «Una proposta che farò sia per l’occhialeria che per il polo del freddo, altro modello industriale legato alla provincia di Belluno».
Tornando al protocollo firmato ieri,
«si tratta di un’opportunità nata dalla condivisione di obiettivi tra Anfao e Regione», evidenzia Marcolin, «e che, tramite il Fondo sociale europeo, porta a sostenere un progetto di formazione a 360 gradi. Una prima azione in questo senso era stata intrapresa nel 2013 con l’accordo tra Regione e Ente bilaterale per l’occhialeria. Ne era scaturita la realizzazione di 195 interventi e la partecipazione di quasi 1.500 lavoratori del settore».
Martina Reolon
Corriere delle Alpi (06 maggio 2016)