Belluno – Dopo le analisi tra le parti sindacali e dopo le prime fasi sperimentali attuate negli scorsi mesi all’interno delle aziende, inizia a prendere vita il nuovo inquadramento professionale che riguarderà, dal prossimo anno, i 16 mila lavoratori del settore.
Una riforma fortemente voluta dalle organizzazioni sindacali con il fine di aggiornare il vecchio inquadramento professionale formulato, fino ad ora, su meccanismi rigidi e non più adeguati.
Un’ottima soluzione che definisce anche la presenza delle nuove mansioni laddove gli ammodernamenti dei sistemi produttivi e le ristrutturazioni organizzative hanno modificato gli assetti aziendali negli ultimi anni.
Dopo circa 40 anni – il vecchio inquadramento risale infatti al 1973 – il nuovo sistema consentirà nuove progressioni e miglioramenti delle posizioni professionali basate non più sulle mansioni ma sulle competenze professionali.
Criteri oggettivi, quindi, condivisi sia da lavoratori (che a breve saranno tutti informati) sia da chi, all’interno delle aziende, valuterà le capacità professionali.
09 maggio 2014
Vincenzo Caldarella
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=xKE8kQidKeI]
( servizio trasmesso su Tele Belluno)