Cisl Belluno Treviso – Soddisfazione per lo “Sportello Orientamento al Lavoro”

Sportello Orientamento al Lavoro
110 giornate, 402 ore di colloquio, 195 soggetti seguiti
Il 24%, pari a 46 persone, ha trovato lavoro

Calvagna_BerleseTreviso – Lo Sportello di Orientamento al Lavoro della Cisl Treviso, dal 1° settembre 2014 al 31 marzo 2015, ha effettuato 110 giornate complessive di apertura, per un totale di 402 ore di colloqui effettivi, con un’affluenza di 195 utenti unici. L’affluenza è ancora sostenuta, infatti le ore disponibili per il mese di aprile (77) sono state completamente coperte e si registrano appuntamenti fissati fino alla metà di maggio.

Dei 195 utenti 118 sono donne e 77 sono uomini, la maggior parte tra i 30-50 anni di età (76 persone) seguiti dalla fascia 15-29 anni (43 persone) over 50 anni (46 persone) e tra i 30-35 anni (30 persone). Il 70% dei soggetti sono italiani (137 persone) e il 30% di nazionalità straniera (58 persone)

L’85% delle persone che si sono presentate allo sportello (166 utenti) erano disoccupati, il 42% di questi (83 persone) da oltre due anni. La maggior parte delle persone che si sono rivolte al servizio è in possesso di un titolo di studio di scuola media superiore (41%) 26 persone sono laureate (13%).

L’elemento positivo da segnalare è che, a seguito dell’analisi condotta sulle persone che si sono presentate allo sportello nel periodo indicato, e dichiaratesi disoccupate alla data del primo incontro, il 24% di queste, pari a 46 unità, hanno trovato lavoro con contratti a tempo determinato o indeterminato. Una decina sono invece le situazioni con formule di collaborazione a voucher, a tirocinio e borse di studio, portando quindi a 56 le persone che, dopo essersi rivolte allo sportello, hanno trovato sbocchi lavorativi.

“Il dato sulle persone che hanno trovato lavoro dopo la consulenza allo sportello ci da grande soddisfazione e fa capire che abbiamo intrapreso la strada giusta – afferma Alfio Calvagna della segreteria Cisl Belluno Treviso – Il Sindacato deve sapersi innovare con competenza, affiancando il lavoratore a 360° sia quando questi è occupato, sia all’inizio del suo percorso professionale e, soprattutto, in caso di perdita del lavoro. Il ruolo di rappresentanza passa attraverso il saper interpretare e governare le nuove dinamiche del mercato del lavoro, offrendo un servizio sempre più personalizzato e creando una rete efficace sul territorio.”

Agli utenti è stato somministrato un questionario, per capire il livello di gradimento, le difficoltà, i principali bisogni e fornire così un servizio sempre più puntuale e finalizzato.

Le risposte fornite dagli utenti indicano che l’attività dello sportello risulta essere un servizio utile, in cui competenza professionale, tempo dedicato, cura della relazione e l’utilizzo di un approccio fortemente personalizzato (case management), fanno la differenza.
Chi si è rivolto allo sportello cercava supporto operativo più che un vero e proprio orientamento: strumenti, canali di ricerca, opportunità concrete di lavoro.
Le persone hanno segnalato che gli incontri hanno permesso di conoscere di più l’offerta dei servizi per il lavoro del territorio e di utilizzare canali non convenzionali per la ricerca. Il 25% di quanti hanno risposto indica come valore dello sportello la capacità di indirizzare ad un diverso approccio nella soluzione dei problemi lavorativi
Quasi la metà di coloro che hanno risposto indica nella possibilità di agevolazioni la soluzione dei problemi mentre il 60% manifesta un buon grado di consapevolezza indicando nella determinazione e nelle competenze le proprie carenze.

Interessanti risultano le indicazioni per migliorare il servizio offerto.

Più della metà di coloro che hanno risposto ritiene importante l’accesso diretto alle offerte di lavoro, mentre al secondo posto in ordine di importanza viene riconosciuto l’accompagnamento nelle diverse fasi della ricerca a cui segue, al terzo posto, l’esigenza di avere supporto di tipo informativo sulle agevolazioni (35%) e sulle opportunità formative e di reinserimento sul territorio (30%).

“E’ stato significativo capire quanto le persone abbiano bisogno di accompagnamento sia per reinserirsi nel mondo del lavoro, sia per individuare con chiarezza le proprie competenze e la propria professionalità – afferma Simona Berlese responsabile dello sportello orientamento lavoro Cisl Treviso – Per una persona che cerca lavoro è anche importane conoscere le opportunità formative o di inserimento, le agevolazioni che può avere nei confronti di un’azienda, le varie forme contrattuali previste nel nuovo Job’s Act o da Garanzia Giovani. Non esiste infatti un ufficio preposto a fornire queste informazioni al lavoratore, questo è stato un elemento distintivo dello sportello di orientamento e deve diventare prioritario per il sindacato. Altro elemento da sottolineare – prosegue Simona Berlese – è il tipo di approccio dato alla consulenza. Si è infatti passati da un modello burocratico/amministrativo ad un vero e proprio accompagnamento e supporto, anche emotivo, del soggetto che si rivolge al servizio.”

 

Rassegna stampa:

Corriere del Veneto

Il Gazzettino

Oggi Treviso

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