Chi sono i familiari fiscalmente a carico?
Informazioni importanti per non subire sanzioni a causa di richieste di contributo
per familiari NON fiscalmente a carico
Le regole generali
Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel corso dell’anno solare non percepiscono nessun reddito OPPURE percepiscono un reddito complessivo uguale
o inferiore a € 2.840,51, al lordo degli oneri deducibili.
Ogni contribuente che abbia dei familiari a proprio carico può godere di un beneficio fiscale che varia a seconda del proprio reddito, del numero dei familiari a carico e della tipologia (coniugi, figli…).
Il beneficio fiscale si traduce praticamente in una detrazione (sconto) applicata all’IRPEF che per i lavoratori dipendenti si applica di norma in busta paga.
Affinché l’azienda possa applicare le detrazioni fiscali bisogna che il lavoratore comunichi la propria situazione ed ogni variazione relativa in corso d’anno.
Nel caso in cui in una famiglia entrambi i genitori lavorano, solitamente, il carico fiscale (e le relative detrazioni) si applica al 50% per ciascun genitore.
Può succedere però che, per una serie di motivi, in famiglia si decide che il carico fiscale venga attribuito ad un solo genitore che quindi percepirà tutte le detrazioni previste escludendole all’altro coniuge.
Attenzione però a non confondere le detrazioni fiscali con l’assegno per il nucleo familiare!
Sono due strumenti che si possono sommare nonostante abbiano logiche e modalità differenti.
La CSA ed i familiari a carico
Tutta questa articolata premessa ha lo scopo di chiarire il concetto di carico fiscale, perché
– come si è sempre detto e scritto – la CSA, ai sensi dello Statuto eroga contributi esclusivamente a favore dei Soci e dei familiari fiscalmente a carico (sia al 100% che al 50%).
Con lo scopo di far crescere la consapevolezza del tema ed evitare errori e/o abusi, da alcuni anni la CSA chiede ai Soci che presentano richiesta di contributo di certificare la propria situazione di carico fiscale.
Purtroppo nel corso dei controlli incrociati con l’Ufficio del Personale, abbiamo appurato che alcuni Soci hanno certificato una situazione diversa dalla realtà: sbadataggine, poca consapevolezza, tentativo di “furbata”?
Probabilmente tutte e tre le cose…
Eppure, sulla dichiarazione che si firma è ben specificato che le dichiarazioni false ed inesatte possono essere sanzionate fino all’espulsione dalla CSA in base al regolamento Sanzioni (consultabile sul Manuale del Socio e sul nostro sito www.csaluxottica.it)
Invitiamo pertanto tutti i Soci che intendano chiedere contributi relativi ad un familiare, di verificare preventivamente se tale familiare è realmente a carico fiscale:
Nel caso non lo sia per superamento del reddito annuo (2.840,51 euro) non può essere dichiarato a carico;
Nel caso non lo sia perché totalmente a carico del coniuge del Socio, valutare la possibilità di ripartire il carico fiscale al 50% in modo da non precludere la possibilità di percepire i contributi CSA.
(si può modificare anche in corso d’anno con apposita comunicazione all’Ufficio del Personale)
Nel caso non lo sia per dimenticanza, contattare subito l’Ufficio del Personale al fine di non perdere le detrazioni e i contributi CSA.
La cosa più importante da ricordare è dichiarare solo i familiari a carico evitando il rischio di incorrere in sanzioni da parte della CSA.
Fino ad oggi il Regolamento Sanzioni è stato applicato in modo graduale limitando quanto possibile l’entità delle sanzioni applicate. Dopo due anni di vigenza “soft”, a partire da Gennaio 2015 il Regolamento Sanzioni verrà applicato in toto, coerentemente con i principi statutari e con il concetto di responsabilità dei singoli Soci nei confronti dell’intera Associazione (cioè degli altri Soci).
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